Pagine

giovedì 30 settembre 2010

Un post dal passato: 1,6 milioni di € di finanziamenti pubblici per un film voluto dalla Lega.


Un vero e proprio Kolossal Italiano, uno dei film più pagati della storia cinematografica italiana recente.

Tale capolavoro, incluse le spese per il lancio, è costato 12.000.000 Euro, di cui 1.600.000 Euro pubblici.
 Coprodotto da Rai Trade (distributore nelle sale cinematografiche e della versione televisiva) e finanziato per il 60% da un consorzio di imprenditori privati ha incassato in Italia ben  835.469 Euro (figuriamoci all'estero). Diciamo una miseria.

Un film fortemente voluto dalla lega e che vede come unica comparsa italiana nientepopodimeno che il Senatur, il "ce l'abbiamo duro" il "Sono Porci Questi Romani" il padre del Trota.

Un film che narra la storia di un certo Alberto da Giussano, Questi fu un leggendario condottiero che comandò la cavalleria della Lega Lombarda (un gruppo di uomini scelti ribattezzato “Compagnia della Morte”), durante una storica guerra che oppose i Comuni dell’Italia Settentrionale, membri della suddetta alleanza, all’invasore germanico Federico Barbarossa nel 1176. Da questa vicenda la Lega ha cercato di strumentalizzarla per fare propaganda politica, evidenziando la gloria della Lega Lombarda.
Peccato che tale Alberto da Giussano sembri non essere mai esistito e altrettanto leggendario dovette essere stato anche quel gruppo di cavalieri, da lui capitanato e costituito da uomini per lo più provenienti dal bresciano, chiamato “La Compagnia della Morte”, la cui esistenza fu, in ogni caso, circoscritta alla summenzionata guerra, essendo costituitasi per l’eccezionale occasione e per sopperire alla mancanza di questo tipo di corpo militare all’interno della Lega, senza lasciare più altre tracce nella Storia.

Insomma un film che fa propaganda alla Lega, fatto in Romania con tutti attori romeni (e che quindi non ha creato posti di lavoro in Italia) con una bella parte di soldi italiani e che non ha incassato una lira.

Come se non bastasse il film compare anche in una delle intercettazioni telefoniche del 2007 tra Silvio Berlusconi e Agostino Saccà, comparse in un'inchiesta per concorso in corruzione legata ad un giro di raccomandazioni e di finanziamenti.

E tutto ciò all'inno di Roma Ladrona.

Nessun commento: