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giovedì 21 ottobre 2010

Ma la sovranità a chi appartiene?

Articolo 1 L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Se lo chiedeste ad un parlamentare, difficilmente riuscirebbe a riconoscerlo.
Questo sopra non è altro che l'articolo 1 della nostra Costituzione Italiana, frutto dell'incontro di varie forze politiche nel secondo dopoguerra.
Si proprio la Costituzione, quella che conferisce al nostro Presidente Del Consiglio il potere di comandare l'esecutivo, e che proprio il nostro Premier vorrebbe tanto cambiarla.

Diciamo subito che qualche cambiamento è giusto che si faccia, dato il fatto che il nostro paese in 60 anni è per forza di cose cambiato.
Una parte è immodificabile, i primi 12 articoli della nostra gloriosa Costituzione.


Questi 12 primi articoli, chiamati "Principi Fondamentali", non possono essere sottoposti a revisione. Questo perché trattano di principi cardini dell'essere umano e sono al di fuori del cambiamento della nostra società.


Il problema è che, volendo o non volendo, questo primo articolo è stato cambiato diventando:
Articolo 1 L'Italia è una Oligarchia partitocratica, fondata sul clientelismo. La sovranità appartiene a Berlusconi, che la esercita al di sopra delle forme e dei limiti della Costituzione.

E già, se ci pensate non sarebbe più corretto in questo modo? Basterebbe solo analizzare la situazione a Terzigno.
Non riesco infatti a concepire quello che sta accadendo in quel paese di 15mila anime. Un paese glorioso, tre volte distrutto dal Vesuvio, tre volte risuscitato dalle proprie ceneri,. Una fenice che ora, benchè sopravvissuta fino ad oggi, rischia di scomparire. Questo perchè ora deve fare i conti con un nemico più potente del Vesuvio, e molto molto molto più puzzolente: L'immondizia.

E' stato deciso dal nostro Illustrissimo Bertolaso che a Terzigno si dovrà costruire la seconda discarica. Cavolo ma come, due discariche nello stesso paese? Dopo tutte le proteste per la prima, si decide ad aprine anche una seconda.

Chi di voi non avrebbe protestato? Chi non sarebbe sceso in piazza a far cambiar parere, con ogni mezzo, su questa sciagurata decisione? Chi accetterebbe di vivere nel fetore, vedendosi svalutare i terreni, la casa, e quindi rendere più difficile anche il pensiero di andarsene.

Questo sarebbe stato impossibile in uno Stato dove la sovranità appartiene al Popolo, ma in Italia non è così.
Per fortuna che essa appartiene a Berlusconi. Infatti il sindaco di Terzigno  sta cercando proprio in questi giorni di parlare con il Premier per fermare questa pazzia.
Vedremo cosa deciderà il nostro sovrano.

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